domenica 19 aprile 2015

Mezza dei Fiori 2015

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San Benedetto del Tronto

Mi hanno detto: “Scrivi un articolo a caldo, dai!”.

Non li ho potuti accontentare, gli splendidi ragazzi della Podistica Tifernum…a caldo avevo in testa un tale mare informe di pensieri e parole che l’articolo sarebbe stato quantomeno confusionario e le mie parole sarebbero suonate come i vagheggiamenti di una pazza!

Ora, a distanza di una decina di ore dalla fantastica Maratonina di Fiori di San Benedetto del Tronto, quando la stanchezza prevale e una parte del cervello si è già spenta in vista del meritato riposo, trovo finalmente il coraggio di raccontare la mia storia, la mini storia di chi si è avvicinata da poco a questo mondo e ne è rimasta talmente colpita, impressionata, rapita e stregata da sentire già di non poterne più fare  a meno!

Non posso più fare a meno di dipendere dalla “bibbia degli allenamenti” che i miei fantastici Boinega Bros di settimana in settimana mi passano come pusher della peggior specie…non posso più fare a meno di vivere la giornata prima di ogni gara come se da ogni mia azione ne dipendesse il successo o il fallimento, di svegliarmi la mattina della grande prova sentendomi nella peggiore delle condizioni, come se proprio quel giorno una forza oscura avesse deciso di ostacolarmi in tutti i modi facendo comparire un improvviso dolorino al ginocchio, un tallone semiaddormentato, un polpaccio indurito, un fastidioso mal di testa…

Non posso più fare a meno, poi, della paradisiaca tensione precedente il via, della carica di adrenalina determinata dai primi passi nella folla, della sensazione di estrema onnipotenza che ti prende quando, percorsi i primi km, capisci che stai bene, che hai tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo, che forse se ti impegni puoi fare anche meglio di quello che ti eri prefissata, che stai andando più forte del solito ma non sei stanca…

Non posso più fare a meno della confortevole sensazione di dolce abbandono che ti pervade quando, a meno di un km dal traguardo, scorgi laggiù, freschi e riposati perché arrivati almeno 20 minuti prima di te, i tuoi compagni, i ragazzi che ti hanno trasmesso questa passione e che la condividono con te, che ti incitano, ti spingono a non mollare, ti dicono che è fatta e tu lo sai che devi fidarti, che hanno ragione loro, ce la puoi fare! E allora acceleri il passo anche quando pensavi di non avere più niente da dare, fai un respiro profondo, chiudi gli occhi per un istante e usi tutta l’ultima energia che hai in corpo per non deluderli e non deludere te stessa….e percorri le ultime falcate con una smorfia che è sì di fatica ma, soprattutto, nasconde un grande sorriso di autentica gioia.

Non posso più fare a meno di tutto ciò…mi avete rovinata, vi rendete conto?

E adesso chi lo dice a Marco che tutte le domeniche gli tocca accompagnarmi su e già per la regione e anche oltre, sostenermi, calmarmi, farmi da portaborse, fotoreporter, personal trainer e massaggiatore?

Per fortuna oggi a San Benedetto abbiamo avuto la prova che anche Mamma Silvana può assolvere brillantemente a questi compiti, almeno così si possono dare il cambio!

Che dire a tutti voi?

Voi vi organizzate per partire per tempo di modo da poter gestire alla grande l’eventuale imprevisto ed essere in zona ritiro pettorali con ampio anticipo…io arrivo all’ultimo minuto e qualcuno di voi è stato sempre così gentile da ritirare anche per me chip e pacco gara…Voi iniziate il riscaldamento una mezz’oretta prima dello start, io a malapena faccio due passi e mi trascino sulla linea di partenza ancora mezza anchilosata dal viaggio e dal sonno notturno…voi avete scarpe nuove fiammanti e addosso tessuti tecnici della miglior fattura…io continuo a macinare km sulle mie vecchie Brooks ormai lacere e consunte e indosso lise tenute Decathlon dagli improbabili accostamenti di colore…voi fate colazione almeno 3 ore prima con una fettina di pane e un velo di marmellata…io mangio la mia tazzona di cereali praticamente a ridosso della partenza…voi controllate l’alimentazione della settimana precedente cadenzando carico e scarico di carboidrati con maestria e mangiate solo pasta al pomodoro la sera prima del grande giorno…io non seguo alcuna tabella e ho persino riscontrato che stramangiare il giorno prima, bere del buon vino rosso e mangiare mezzo kg di gelato come dessert coadiuva la mia prestazione…voi correte a cambiarvi subito dopo l’arrivo per evitare di prendere freddo, io mi asciugo il sudore alla bell’è meglio e continuo a girovagare curiosa qua e la…voi partecipate ai past party con gioia e convivialità, io spesso me ne torno a casa perché mi sento ancora un’estranea in questo mondo…

Voi siete i professionisti, quelli veri.

Io sono la novellina di turno, ma una cosa ve la assicuro…farò del mio meglio per darvi qualche soddisfazione o, almeno, non farvi vergognare troppo del fatto che io indossi la vostra stessa divisa.

Grazie, grazie davvero dal profondo del mio cuore.

Laura

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